Cassazione penale Sez. I sentenza n. 18403 del 7 maggio 2008

ECLI:IT:CASS:2008:18403PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il riconoscimento da parte del magistrato competente della sussistenza dei requisiti previsti dalla normativa speciale per i collaboratori di giustizia non determina il consolidarsi di un diritto soggettivo alla concessione della liberazione condizionale, in quanto il giudice conserva un margine di discrezionalità nella valutazione della sussistenza dei presupposti per l'accoglimento della relativa istanza. Pertanto, il giudice può legittimamente negare la liberazione condizionale anche in presenza dei requisiti formali, qualora ritenga necessario un ulteriore periodo di osservazione del detenuto al fine di accertare il suo effettivo ravvedimento, considerato non come dato oggettivo ma come atteggiamento interiore suscettibile di diversi gradi di intensità e maturazione, da valutare anche alla luce del positivo esperimento di altri istituti previsti dall'ordinamento penitenziario, come la detenzione domiciliare.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CHIEFFI Severo - Presidente

Dott. GIORDANO Umberto - Consigliere

Dott. CORRADINI Grazia - Consigliere

Dott. ROMBOLA' Marcello - Consigliere

Dott. BONITO Francesco - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

CA. GI. , N. IL (OMESSO);

avverso ORDINANZA del 05/10/2007 TRIB. SORVEGLIANZA di ROMA;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dr. BONITO FRANCESCO MARIA SILVIO;

lette le conclusioni del P.G., che ha chiesto il rigetto del ricorso.

La Corte:

OSSERVA

Ca. Gi. , detenuto perche' condannato per l'omicidio di una bimba, uccisa per errore durante una esecuzione di mafia ai danni dello zio del…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.