Cassazione penale Sez. I sentenza n. 5882 del 15 febbraio 2021

ECLI:IT:CASS:2021:5882PEN

Massima

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Il giudice dell'esecuzione, a seguito della revoca parziale di una sentenza di applicazione della pena su richiesta delle parti per effetto dell'abolitio criminis di uno dei reati contestati, deve procedere alla corretta rideterminazione della pena finale da eseguire, tenendo conto della diminuente di un terzo prevista per il rito alternativo, senza poter modificare gli altri elementi della pena originariamente applicata dal giudice della cognizione. Il principio di legalità e di irretroattività della legge penale più favorevole impone che la pena definitiva sia determinata in modo aritmetico, senza alcuna valutazione discrezionale, nel rispetto dei limiti edittali e delle circostanze originariamente riconosciute.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. IASILLO Adriano - Presidente

Dott. SANDRINI Enrico - rel. Consigliere

Dott. FIORDALISI Domenico - Consigliere

Dott. MANCUSO Luigi F. A. - Consigliere

Dott. ALIFFI Francesco - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
PROCURATORE DELLA REPUBBLICA PRESSO IL TRIBUNALE DI VERONA;
nel procedimento a carico di:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 22/04/2020 del TRIBUNALE di VERONA;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. ENRICO GIUSEPPE SANDRINI;
lette le conclusioni del PG Dott. ((omissis)), che ha chiesto l'annullamento con rinvio del provvedimento impugnato.
IN FATTO E IN DIRITTO
1. Il pubblico ministero di Verona ha impugnato l'ordinanza, indicata in rubr…

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