Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Napoli sentenza n. 6685 del 2014

ECLI:IT:TARNA:2014:6685SENT

Massima

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Il Tribunale Amministrativo Regionale, nell'esaminare il ricorso avverso l'ordinanza di demolizione di opere edilizie abusive realizzate in zona sottoposta a vincolo paesaggistico, afferma i seguenti principi di diritto: 1. In presenza di manufatti abusivi non sanati né condonati, gli interventi ulteriori (anche riconducibili a categorie di manutenzione straordinaria, restauro, risanamento conservativo o ristrutturazione) ripetono le caratteristiche di illegittimità dell'opera principale alla quale ineriscono strutturalmente, sicché non può ammettersi la prosecuzione dei lavori abusivi a completamento di opere che, fino al momento di eventuali sanatorie, devono ritenersi comunque abusive, con conseguente obbligo del Comune di ordinarne la demolizione. 2. L'applicazione dell'art. 27 del D.P.R. 380/2001, che impone la demolizione di opere realizzate in assenza di titolo abilitativo in zone sottoposte a vincolo paesaggistico, è doverosa e vincolata per il Comune, senza che sia necessaria una puntuale motivazione sull'interesse pubblico alla demolizione o sull'effettivo danno all'ambiente o al paesaggio. È sufficiente evidenziare la violazione del regime vincolistico e l'avvenuta costruzione in assenza del titolo abilitativo. 3. Non occorre il parere della Commissione Edilizia Integrata (C.E.I.) quando il provvedimento demolitorio discende dalla mera verifica della sussistenza di taluni presupposti di legge, senza che siano necessarie valutazioni tecniche. 4. La competenza all'esecuzione della demolizione, in caso di opere abusive realizzate in aree soggette a vincolo paesaggistico, spetta al dirigente comunale e non alla Soprintendenza, salvo il caso di singoli beni individuati e sottoposti a particolare regime di tutela.

Sentenza completa

N. 06551/2010
REG.RIC.

N. 06685/2014 REG.PROV.COLL.

N. 06551/2010 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

(Sezione Sesta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 6551 del 2010, proposto da:
Angela Russo, rappresentata e difesa, dall’avvocato Vincenzo Arcamone, con il quale domicilia in Napoli, ai sensi dell’art. 25 c.p.a., presso la segreteria del T.A.R.;

contro

Comune di Lacco Ameno, in persona del Sindaco p.t., rappresentato e difeso dall’avvocato Salvatore Conte, con il quale domicilia in Napoli, ai sensi dell’art. 25 c.p.a., presso la segreteria del T.A.R.;

per l'annullamento

a) dell’ordinanza prot. n. 10778, Reg. Ord. n. 25/2010, del 27.7.2010, notificata in data 28.7.2010, con la quale il Responsabile del VI° Servizio del Comune di Lacco Am…

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