Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 12718 del 29 marzo 2016

ECLI:IT:CASS:2016:12718PEN

Massima

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Il dolo generico, consistente nella consapevolezza che la propria azione provochi o possa provocare danni fisici alla vittima, è sufficiente per integrare il delitto di lesioni volontarie, senza che sia necessario che la volontà dell'agente sia specificamente diretta alla produzione di determinate conseguenze lesive. Inoltre, la scure, pur non rientrando nel genere di oggetti ordinariamente funzionali a ledere le persone, rientra tuttavia, per la sua idoneità a ledere o a attentare alla incolumità personale, tra le armi improprie considerate dalla legge, e pertanto nella previsione dell'aggravante di cui all'articolo 585, comma 2, n. 2, del codice penale. Il giudizio di cassazione, essendo un giudizio di legittimità, non può sostituire la valutazione delle risultanze probatorie effettuata dal giudice di merito, se non nei casi in cui emerga un travisamento della prova, ossia l'utilizzazione di una prova decisiva, ma insussistente o mai assunta, che, valutata nell'intero contesto probatorio, avrebbe potuto determinare soluzione diversa da quella adottata.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ROTUNDO Vincenzo - Presidente

Dott. GIANESINI Maurizio - Consigliere

Dott. CITTERIO Carlo - Consigliere

Dott. COSTANZO Angelo - rel. Consigliere

Dott. RICCIARELLI Massimo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso presentato nell'interesse di:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS) contro la sentenza n. 2388/2014 emessa il 24/03/2014 dalla Corte di appello di Milano;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Angelo Costanzo;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto procuratore generale FODARONI Maria Giuseppina, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. La Corte di appello di Milano, con sentenza n. 2388/20…

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