Tribunale Amministrativo Regionale Sicilia - Catania sentenza n. 389 del 2013

ECLI:IT:TARCT:2013:389SENT

Massima

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Il provvedimento amministrativo di autorizzazione paesaggistica può essere legittimamente annullato in autotutela dalla Pubblica Amministrazione competente qualora l'intervento edilizio autorizzato risulti in contrasto con le previsioni del Piano Paesaggistico vigente, in particolare con le disposizioni che vietano movimenti di terra e trasformazioni morfologiche e paesistiche dei versanti, al fine di salvaguardare l'equilibrio idrogeologico e la naturalità dei luoghi. L'Amministrazione, nel procedimento di annullamento, deve comunque rispettare il principio del giusto procedimento, garantendo il contraddittorio con il soggetto interessato, ma non è tenuta a motivare in modo analitico la sussistenza di tutti i presupposti di cui all'art. 21-quinquies della legge n. 241/1990, essendo sufficiente che emerga in modo chiaro l'illegittimità del provvedimento originario, ai sensi dell'art. 21-octies, comma 2, della medesima legge. L'annullamento in autotutela di un provvedimento autorizzatorio, legittimamente adottato in un primo momento sulla base di una valutazione favorevole dell'intervento, può essere giustificato dal sopravvenire di nuovi elementi, come l'adozione di un Piano Paesaggistico che vieta espressamente il tipo di intervento autorizzato, senza che ciò comporti necessariamente un vizio di sviamento di potere o di difetto di istruttoria. In tali casi, il bilanciamento tra l'interesse pubblico alla tutela del paesaggio e l'affidamento del privato può essere risolto a favore del primo, in ragione della prevalenza dell'interesse pubblico alla corretta applicazione della normativa paesaggistica.

Sentenza completa

N. 00190/2012
REG.RIC.

N. 00389/2013 REG.PROV.COLL.

N. 00190/2012 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Sicilia

sezione staccata di Catania (Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 190 del 2012, proposto da Giorgio Caruso e Giovanni Modica, rappresentati e difesi dall'avv. Francesco Stornello, con domicilio eletto presso il suo studio, in Catania, via Centuripe 11;

contro

la Soprintendenza beni culturali ed ambientali di Ragusa, l’Assessorato Regionale dei beni culturali ed ambientali e della pubblica istruzione, in persona dei rispettivi legali rappresentanti
pro tempore
, rappresentati e difesi dall'Avvocatura distrettuale dello Stato di Catania, presso la quale
ope legis
domiciliano in Catania, via Vecchia Ognina, 149;
il Comune …

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