Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 41868 del 30 ottobre 2009

ECLI:IT:CASS:2009:41868PEN

Massima

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Il comportamento gravemente colposo del richiedente, che abbia contribuito in modo determinante alla formazione del quadro indiziario all'origine del provvedimento restrittivo della libertà personale, costituisce condizione ostativa al riconoscimento del diritto alla riparazione per ingiusta detenzione, anche qualora il soggetto sia stato successivamente assolto. Il giudice della riparazione deve valutare in modo autonomo e completo la condotta del richiedente, sia precedente che successiva alla perdita della libertà, al fine di stabilire se essa abbia determinato o contribuito a determinare l'adozione del provvedimento cautelare, senza doversi necessariamente attenere ai canoni di giudizio del processo penale, ma applicando i criteri propri del procedimento riparatorio, diretto a verificare se talune condotte abbiano concorso a causare l'ingiusta detenzione. Rientrano in tale valutazione sia comportamenti di tipo extra-processuale, come grave leggerezza o trascuratezza, sia di tipo processuale, come auto-incolpazione o silenzio consapevole sull'esistenza di un alibi, purché non siano stati esclusi dal giudice della cognizione. Il sindacato del giudice di legittimità sul provvedimento che rigetta o accoglie la richiesta di riparazione è limitato alla correttezza del procedimento logico-giuridico seguito dal giudice di merito, mentre resta di esclusiva pertinenza di quest'ultimo la valutazione dell'esistenza e dell'incidenza della colpa o del dolo del richiedente.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MARZANO Francesco - Presidente

Dott. IACOPINO ((omissis)) - Consigliere

Dott. FOTI Giacomo - Consigliere

Dott. MAISANO Giulio - Consigliere

Dott. MARESCA Mariafrancesca - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA/ORDINANZA

sul ricorso proposto da:

1) CO. RA. N. IL (OMESSO);

nei confronti di:

MINISTERO ECONOMIA E FINANZE;

avverso ORDINANZA del 19/09/2007 della CORTE APPELLO di MESSINA;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. FOTI Giacomo;

lette/sentite le conclusioni del P.G. Dott. D'AMBROSIO che ha chiesto il rigetto del ricorso.

OSSERVA

1- Co. Ra. propone ricorso avverso l'ordinanza della Co…

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