Cassazione penale Sez. II sentenza n. 20284 del 23 maggio 2011

ECLI:IT:CASS:2011:20284PEN

Massima

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Il reato di occupazione abusiva di un immobile pubblico si configura quando l'agente si introduce e rimane nell'alloggio senza il consenso del legittimo proprietario o possessore e senza alcuna autorizzazione normativa o amministrativa, a prescindere dall'uso della forza o dalla violenza. La mera dichiarazione di un precedente occupante di "autorizzare" il subentro nell'alloggio non è sufficiente a escludere la responsabilità penale, in quanto l'occupazione deve avvenire nel rispetto delle procedure legali di assegnazione degli alloggi popolari. Inoltre, la sanzione amministrativa prevista per l'occupazione senza le necessarie autorizzazioni non esclude la configurabilità del reato di invasione di edifici, essendo le due fattispecie dirette a tutelare interessi giuridici distinti. Nell'individuazione della pena, il giudice può fare riferimento in modo sintetico ai criteri oggettivi e soggettivi di cui all'art. 133 c.p., senza necessità di un'analitica motivazione, quando la pena irrogata non si discosti eccessivamente dai minimi edittali.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MACCHIA Alberto - Presidente

Dott. CAMMINO Matilde - Consigliere

Dott. TADDEI ((omissis)) - Consigliere

Dott. CHINDEMI Domenico - Consigliere

Dott. RAGO Geppino - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

LO. PI. Si. n. (OMESSO);

avverso la sentenza emessa il 1 dicembre 2009 dalla Corte di appello di Roma;

Visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;

udita la relazione svolta dal consigliere dott. ((omissis));

udita la requisitoria del pubblico ministero, sost. proc. gen. dott. GIALANELLA Antonio che ha chiesto l'annullamento senza rinvio perche' il fatto non sussiste;

sentito il difensore avv. ((omissis…

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