Cassazione penale Sez. V sentenza n. 3546 del 23 gennaio 2008

ECLI:IT:CASS:2008:3546PEN

Massima

Il concorso materiale tra i reati di contraffazione di marchio registrato (art. 473 c.p.) e di vendita di prodotti con segni mendaci (art. 517 c.p.) è ammissibile, in quanto i beni giuridici tutelati sono diversi: la fede pubblica nel primo caso e l'onestà degli scambi commerciali nel secondo. Il dolo del reato di contraffazione di marchio è configurabile anche quando l'agente, pur essendo stato diffidato dall'utilizzo del marchio, continua consapevolmente a porre in vendita i prodotti contraffatti. Inoltre, l'articolo 517 c.p. trova applicazione anche quando i prodotti con segni mendaci siano destinati a una clientela specialistica, in quanto la norma mira a scongiurare la confusione sulla genuinità dei prodotti da parte dei consumatori comuni.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. NARDI Domenico - Presidente

Dott. COLONNESE Andrea - Consigliere

Dott. FERRUA Giuliana - Consigliere

Dott. MARASCA Gennaro - Consigliere

Dott. FUMO Maurizio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA/ORDINANZA

sul ricorso proposto da:

1) CO. GI. N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 09/11/2006 CORTE APPELLO di MILANO;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dott. MARASCA GENNARO;

Udito il Pubblico Ministero in persona del Dott. ((omissis)), che ha concluso per il rigetto del ricorso.

La Corte di Cassazione:

OSSERVA

Co. Gi., legale…

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