Tribunale Amministrativo Regionale Veneto - Venezia sentenza n. 931 del 2013

ECLI:IT:TARVEN:2013:931SENT

Massima

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La presentazione di un'istanza di condono edilizio o di accertamento di compatibilità paesaggistica da parte del ricorrente determina il venir meno del suo interesse all'annullamento dell'ordine di demolizione di opere edilizie eseguite in totale difformità dalla concessione, in quanto tale ordine verrebbe rimosso in caso di accoglimento delle istanze di sanatoria, oppure sostituito da altra successiva misura sanzionatoria che l'amministrazione è tenuta ad adottare nell'ipotesi di reiezione delle medesime istanze. Pertanto, la necessaria pronuncia dell'amministrazione sull'istanza di sanatoria rende inutile la decisione del ricorso avverso l'ordine di demolizione, comportando l'improcedibilità del ricorso per sopravvenuta carenza di interesse. In tali casi, le spese di lite restano a carico del ricorrente, in assenza di costituzione in giudizio dell'amministrazione.

Sentenza completa

N. 01826/2003
REG.RIC.

N. 00931/2013 REG.PROV.COLL.

N. 01826/2003 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Veneto

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1826 del 2003, proposto da:
Parise Remo, rappresentato e difeso dall'avv. Danni Livio Lago, domiciliato, ex art. 25 c.p.a., presso la segreteria del T.A.R.;

contro

Comune di Pianezze - (Vi), in persona del Sindaco pro tempore, non costituito in giudizio;

per l'annullamento

dell'ordinanza 9/5/2003 n. 10/2003 a firma del Responsabile del Servizio del Comune di Pianezze di "demolizione di opere eseguite in totale difformità della concessione edilizia".

Visti il ricorso e i relativi allegati;

Viste le memorie difensive;

Visti tutti gli atti della…

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