Il principio di prossimità nella gestione dei rifiuti solidi urbani, sancito dall'art. 181, comma 5, del d.lgs. 152/2006, impone alle autorità competenti di privilegiare il trattamento e lo smaltimento dei rifiuti nel luogo più vicino possibile a quello di produzione, al fine di ridurre i costi e gli impatti ambientali derivanti dal loro trasporto. Tale principio deve essere adeguatamente considerato e motivato nell'ambito dei procedimenti autorizzativi relativi alla realizzazione di impianti per il trattamento e la valorizzazione energetica dei rifiuti solidi urbani, in conformità con la pianificazione regionale e locale in materia di gestione dei rifiuti. L'autorità competente deve altresì valutare attentamente la compatibilità del progetto con la tutela delle risorse idriche e del paesaggio, motivando in modo esaustivo le ragioni per cui eventuali profili di incompatibilità possono essere superati, anche attraverso l'adozione di specifiche misure di mitigazione e compensazione ambientale.