Cassazione penale Sez. V sentenza n. 7787 del 3 marzo 2022

ECLI:IT:CASS:2022:7787PEN

Massima

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Il giudice della prevenzione, nel valutare la pericolosità sociale del proposto ai fini dell'applicazione di una misura di prevenzione personale, deve accertare l'attualità e la persistenza della pericolosità sociale, anche in caso di precedenti condanne definitive per reati di associazione di tipo mafioso, tenendo conto di tutti gli elementi fattuali desumibili dal caso concreto, come la lunga e significativa carriera criminale del proposto, la sua stabile inserimento in un sodalizio di 'ndrangheta definito tra i più longevi e temibili, la sua capacità di rigenerazione e riorganizzazione, nonché il suo comportamento durante i periodi di detenzione, che può essere valutato come strumentale all'ottenimento di benefici per proseguire i suoi propositi criminosi una volta libero. Il giudice deve altresì verificare la sussistenza di un nesso di correlazione temporale ragionevole tra l'epoca dell'acquisto di beni da sottoporre a confisca e il periodo di operatività del proposto all'interno dell'associazione mafiosa, anche valorizzando nuovi elementi probatori emersi in un diverso procedimento penale, non valutati in precedenti provvedimenti. La motivazione del provvedimento deve essere congrua e logica, senza che il sindacato di legittimità possa estendersi alla valutazione della mera illogicità della motivazione, essendo ammissibile solo il vizio di motivazione inesistente o meramente apparente.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SABEONE Gerardo - Presidente

Dott. DE GREGORIO Eduardo - rel. Consigliere

Dott. PEZZULLO Rosa - Consigliere

Dott. MICCOLI Grazia - Consigliere

Dott. CAPUTO Angelo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso il decreto del 17/02/2021 della CORTE APPELLO di CATANZARO;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. EDUARDO DE GREGORIO;
lette/sentite le conclusioni del PG.
RITENUTO IN FATTO
Con il provvedimento impugnato la Corte d'Appello di Catanzaro, Sezione per le misure di prevenzione, ha rigettato il ricorso presentato nell'interesse di (OMISSIS) ed ha confermato il decreto emesso nel Ma…

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