Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 22678 del 30 maggio 2014

ECLI:IT:CASS:2014:22678PEN

Massima

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La retrodatazione della misura cautelare della custodia cautelare, prevista dall'art. 297, comma 3, c.p.p., può essere invocata solo nel corso delle indagini preliminari e non nella fase del dibattimento o dell'appello, in quanto tale meccanismo normativo è finalizzato ad evitare il prolungamento artificioso dei termini di durata della custodia cautelare attraverso la contestazione a catena di nuovi fatti di reato da parte del pubblico ministero. La ratio della disciplina è quella di affidare al giudice il controllo sulla elusione dei termini massimi praticabile dal pubblico ministero durante le indagini preliminari, non anche nelle fasi successive del processo. Pertanto, la richiesta di retrodatazione avanzata dall'imputato in un momento processuale successivo alle indagini preliminari, come nel caso di specie in cui era già pendente il giudizio di appello, non può essere accolta, in quanto la preclusione del rinvio a giudizio opera solo nell'ipotesi in cui si susseguano più ordinanze cautelari adottate nell'ambito di procedimenti distinti. Inoltre, la sentenza della Corte Costituzionale n. 233 del 2011, che ha dichiarato l'illegittimità costituzionale dell'art. 297, comma 3, c.p.p. nella parte in cui non prevede l'applicazione della regola sulla decorrenza dei termini anche quando l'imputato sia stato precedentemente condannato con sentenza passata in giudicato per i medesimi fatti, non è rilevante nel caso di specie, in quanto la fattispecie ivi considerata è del tutto diversa da quella oggetto del presente procedimento.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BRUSCO ((omissis)) - Presidente

Dott. FOTI Giacomo - Consigliere

Dott. IZZO Fausto - Consigliere

Dott. MARINELLI Felicetta - Consigliere

Dott. GRASSO Giuseppe - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso l'ordinanza n. 7522/2013 TRIB. LIBERTA' di NAPOLI, del 15/11/2013;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. GIUSEPPE GRASSO;

sentite le conclusioni del PG Dott. RIELLO Luigi il quale ha chiesto rigettarsi il ricorso.

FATTO E DIRITTO

1. La Corte d'appello di Napoli, con ordinanza del 27/9/2013, rigetto' l'istanza avanzata da (OMISSIS), imputato dei delitti di cui all'articolo 110 cod. pen…

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