Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 437 del 11 gennaio 2022

ECLI:IT:CASS:2022:437PEN

Massima

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Il sequestro preventivo di denaro può essere legittimamente disposto anche in assenza di un nesso di pertinenzialità tra il bene e il reato contestato, purché risulti provata la sproporzione tra il valore economico dei beni da confiscare e il reddito dichiarato o i proventi dell'attività economica lecita dell'indagato, nonché l'assenza di una credibile giustificazione circa la provenienza di tali beni. In tali ipotesi, la misura ablatoria trova fondamento nel disposto dell'art. 240-bis c.p. e il giudice ha l'obbligo di motivare sia sulle ragioni per cui ritiene non attendibili le eventuali giustificazioni addotte, sia sull'esistenza della suddetta sproporzione patrimoniale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CIAMPI Francesco M. - Presidente

Dott. SERRAO Eugenia - Consigliere

Dott. BELLINI Ugo - Consigliere

Dott. CAPPELLO Gabriella - Consigliere

Dott. COSTANTINI Frances - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 16/02/2021 del TRIB. LIBERTA' di ROMA;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. FRANCESCA COSTANTINI;
lette/sentite le conclusioni del PG Dott. FODARONI MARIA GIUSEPPINA.
RITENUTO IN FATTO
1. Con l'ordinanza in epigrafe, il Tribunale di Roma, quale giudice del riesame, ha confermato il decreto di sequestro preventivo, avente ad oggetto la somma di Euro 35.330, emesso in data 29 gennaio 2021, dal Giudice per le ind…

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