Cassazione penale Sez. V sentenza n. 44385 del 3 novembre 2015

ECLI:IT:CASS:2015:44385PEN

Massima

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Il concorso nel reato di falso documentale si configura quando l'imputato, pur non essendo l'autore materiale della falsificazione, abbia comunque contribuito in modo consapevole e volontario alla realizzazione della condotta delittuosa, attraverso un apporto causalmente rilevante, anche se di natura meramente morale o psichica. Il giudice di merito, nel valutare la sussistenza del concorso, deve motivare in modo esaustivo e logico le modalità con cui l'imputato ha preso parte alla commissione del reato, senza che il giudice di legittimità possa effettuare una nuova valutazione degli elementi di fatto posti a fondamento della decisione. Inoltre, la determinazione della pena, anche in relazione al bilanciamento tra circostanze aggravanti e attenuanti, rientra nella discrezionalità del giudice di merito, il cui esercizio non è sindacabile in cassazione se sorretto da adeguata motivazione e non frutto di mero arbitrio. La Corte di Cassazione, in sede di legittimità, può solo verificare l'adeguatezza delle considerazioni utilizzate dal giudice di merito per giustificare il proprio convincimento, senza poter sostituire la propria valutazione a quella già effettuata dai giudici di grado inferiore.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. NAPPI Aniello - Presidente

Dott. PEZZULLO Rosa - Consigliere

Dott. MICCOLI Grazia - rel. Consigliere

Dott. POSITANO Gabriele - Consigliere

Dott. LIGNOLA Ferdinando - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);
avverso la sentenza n. 2184/2013 CORTE APPELLO di BARI, del 24/04/2014;
visti gli atti, la sentenza e il ricorso;
udita in PUBBLICA UDIENZA del 29/05/2015 la relazione fatta dal Consigliere Dott. GRAZIA MICCOLI;
Il Procuratore Generale della Corte di Cassazione, Dott. Eugenio SELVAGGI, ha concluso chiedendo la declaratoria di inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con sentenza del 24 aprile 2014 la Corte di Appello di Bari, in parziale riforma del…

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