Tribunale Amministrativo Regionale Emilia Romagna - Bologna sentenza n. 758 del 2018

ECLI:IT:TARBO:2018:758SENT

Massima

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Il rilascio di una concessione demaniale marittima e la successiva modifica della destinazione d'uso di un'area demaniale costituiscono atti di natura discrezionale che richiedono una valutazione espressa dell'amministrazione in merito alla convergenza dell'interesse privato con quello pubblico alla fruizione collettiva del bene. Tali atti non possono formarsi per silenzio-assenso, in quanto la ponderazione degli interessi pubblici e privati coinvolti non può derivare da una forma di silenzio significativo, ma necessita di un provvedimento espresso e motivato. Inoltre, la modifica della destinazione d'uso che comporti la realizzazione di opere edilizie più impattanti rispetto alla precedente situazione, nonché il mutamento radicale dell'attività concessa, richiede il previo ottenimento di specifici pareri e autorizzazioni, rendendo impossibile la formazione del silenzio-assenso. Infine, l'area demaniale in questione risultando gravata da vincolo paesaggistico-ambientale, l'amministrazione deve valutare la compatibilità dell'intervento richiesto con la tutela di tali interessi pubblici, senza poter prescindere da un provvedimento espresso. Pertanto, il diniego dell'amministrazione comunale al cambio di destinazione d'uso di un'area demaniale marittima, motivato anche sulla base delle previsioni del Piano dell'Arenile vigente, che non ammette la nuova destinazione richiesta, è legittimo e non può formarsi per silenzio-assenso. Analogamente, l'ordinanza di demolizione delle opere abusive realizzate in assenza del necessario cambio di destinazione d'uso è legittima, in quanto i manufatti installati, pur se mobili, comportano la creazione di nuova volumetria e superficie utile, rientrando nella nozione di "interventi di nuova costruzione" soggetti a permesso di costruire.

Sentenza completa

Pubblicato il 12/10/2018

N. 00758/2018 REG.PROV.COLL.

N. 00025/2011 REG.RIC.

N. 00528/2012 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la ((omissis))

(Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sui ricorsi riuniti ed iscritti ai numeri di registro generale 25 del 2011 e 528 del 2012, proposti da:
Cila Snc, in persona del legale rappresentante p.t., rappresentata e difesa dall'avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso il suo studio in Bologna, piazza Trento Trieste n.5/1;

contro

Comune di Ravenna, in persona del Sindaco p.t., rappresentato e difeso dagli avv.ti ((omissis)), ((omissis)), ((omissis)), con domicilio eletto presso lo studio ((omissis)) in Bologna, piazza Aldrovandi 3;

per l'annullamento

quanto al ricorso n. 25 del 2011:

del provvedimento di "comun…

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