Cassazione penale Sez. V sentenza n. 27554 del 26 giugno 2023

ECLI:IT:CASS:2023:27554PEN

Massima

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Il reato di atti persecutori (art. 612-bis c.p.) si configura quando la condotta del reo abbia determinato nella vittima un grave e perdurante stato di ansia e paura, senza che sia necessario l'accertamento di uno specifico stato patologico. Ai fini della sussistenza dell'evento tipico, è sufficiente che gli atti ritenuti persecutori abbiano avuto un effetto destabilizzante sull'equilibrio psicologico della persona offesa, obiettivamente rilevabile anche attraverso la ragionevole deduzione che i comportamenti tenuti suscitino in una persona comune tale effetto. La valutazione della gravità e della durata dello stato di turbamento emotivo della vittima rientra nel potere discrezionale del giudice di merito, la cui motivazione è insindacabile in sede di legittimità, salvo che non risulti illogica o contraddittoria. Il riconoscimento delle attenuanti generiche e la determinazione della pena, invece, devono essere adeguatamente giustificate dal giudice, anche in relazione alle specifiche circostanze del caso concreto, senza che possano essere fondate su meri paralogismi o su presupposti fattuali non accertati.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. VESSICHELLI Maria - Presidente

Dott. CATENA Rossella - Consigliere

Dott. Scarl INI Enrico V.S. - Consigliere

Dott. GUARDIANO Alfredo - Consigliere

Dott. PISTORELLI Luca - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 09/05/2022 della CORTE APPELLO di ANCONA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere LUCA PISTORELLI;
lette le conclusioni del Pubblico Ministero in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. ((omissis)), che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con la sentenza impugnata la Corte d'appello di Ancona ha confermato la cond…

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