Il provvedimento amministrativo contingibile e urgente finalizzato alla tutela della pubblica incolumità in caso di allerta meteoidrogeologica, che impone al soggetto gestore di un'opera pubblica l'adozione di misure di sicurezza, come la predisposizione di un piano di evacuazione, è legittimo e trova il suo fondamento nell'esigenza di prevenire e fronteggiare situazioni di pericolo imminente per la collettività. Tuttavia, qualora tali misure siano successivamente recepite in un provvedimento amministrativo di carattere permanente, come un permesso di costruire in sanatoria, il ricorso avverso il provvedimento contingibile e urgente diviene improcedibile, in quanto il rapporto giuridico è ormai regolato dalle prescrizioni contenute nel nuovo provvedimento, al quale il soggetto destinatario ha dato spontanea attuazione. In tal caso, le spese di giudizio devono essere poste a carico dell'amministrazione resistente, in considerazione della sussistenza di una situazione di pericolo effettivo e della natura permanente delle misure adottate.