Cassazione penale Sez. III sentenza n. 46883 del 18 dicembre 2007

ECLI:IT:CASS:2007:46883PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La partecipazione ad un'associazione per delinquere finalizzata alla commissione di reati quali la contraffazione di marchi, l'introduzione di prodotti industriali privi di certificazioni e di merce di contrabbando, può essere desunta da gravi indizi di colpevolezza, come le intercettazioni telefoniche che dimostrino il coinvolgimento dell'indagato nell'attività del sodalizio criminoso, anche attraverso la rivelazione di segreti d'ufficio a favore degli altri membri dell'associazione. Tali gravi indizi, unitamente al pericolo concreto di reiterazione dei reati e di inquinamento probatorio, legittimano l'adozione di misure cautelari personali, come la custodia in carcere, anche qualora l'indagato abbia svolto un ruolo di mero collaboratore o intermediario nell'ambito dell'associazione, senza rivestire posizioni apicali. Il giudice di merito gode di ampia discrezionalità nella valutazione degli elementi probatori, purché la motivazione sia logica, coerente e non contraddittoria, senza che il giudice di legittimità possa sostituire la propria valutazione a quella del giudice di merito, salvo che gli atti processuali dedotti dal ricorrente non siano tali da inficiare radicalmente la ricostruzione operata dal giudice di merito.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DE MAIO Guido - Presidente

Dott. TARDINO Vincenzo - Consigliere

Dott. SQUASSONI Claudia - Consigliere

Dott. FRANCO Amedeo - Consigliere

Dott. IANNIELLO Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA/ORDINANZA

sul ricorso proposto da:

1) CO. AN. N. IL (OMESSO);

avverso ORDINANZA del 23/04/2007 TRIB. LIBERTA' di NAPOLI;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. IANNIELLO ANTONIO;

lette le conclusioni del P.G. Dr. BAGLIONE Tindari che ha chiesto il rigetto del ricorso;

uditi i difensori avv. FEDERICI Fabrizio di Velletri;

avv. IANNETTONE Luigi di S.M. Capua Vetere.

La Corte:

OSSER…

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