Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 9915 del 2013

ECLI:IT:TARLAZ:2013:9915SENT

Massima

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Il provvedimento amministrativo di divieto di prosecuzione dell'attività di ostello per la gioventù è legittimo quando l'autorizzazione sanitaria rilasciata in precedenza risulta non più corrispondente alla configurazione attuale della struttura a seguito di modifiche non autorizzate, in quanto il rispetto delle normative igienico-sanitarie costituisce un requisito essenziale per l'esercizio di tale attività. L'amministrazione, in tali casi, è tenuta a verificare la conformità della struttura alle prescrizioni di legge e, in caso di accertata decadenza dell'autorizzazione sanitaria, può legittimamente adottare il provvedimento di divieto di prosecuzione dell'attività, senza che ciò comporti una violazione del principio del contraddittorio o dell'obbligo di motivazione. Infatti, la comunicazione di avvio del procedimento, pur senza fornire dettagli, ha indicato esattamente la ragione della successiva adozione del provvedimento finale, ovvero la difformità dell'autorizzazione igienico-sanitaria rispetto alla configurazione attuale della struttura, e l'amministrazione ha adeguatamente motivato il provvedimento sulla base degli esiti delle verifiche effettuate. Inoltre, la circostanza che le modifiche apportate siano di lieve entità non è sufficiente a escludere la decadenza dell'autorizzazione sanitaria, essendo onere del gestore dell'attività richiedere il rilascio di una nuova autorizzazione in relazione al mutato stato dei luoghi. Pertanto, il provvedimento di divieto di prosecuzione dell'attività, adottato a fronte della decadenza dell'autorizzazione sanitaria, non può essere considerato illegittimo, né può dar luogo a un obbligo risarcitorio a carico dell'amministrazione.

Sentenza completa

N. 02038/2012
REG.RIC.

N. 09915/2013 REG.PROV.COLL.

N. 02038/2012 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda Ter)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 2038 del 2012, proposto da:
L.U.M.A.R. Srl, in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentata e difesa dagli avv.ti Michela Reggio d'Aci e Manfredi Fedele di Catrano, con domicilio eletto presso lo studio dell’avv. Michela Reggio d'Aci in Roma, via degli Scipioni, 288;

contro

Roma Capitale, in persona del Sindaco
pro tempore
, rappresentata e difesa dall'avv. Fiammetta Lorenzetti, ed elettivamente domiciliata presso l’Avvocatura Capitolina in Roma, via Tempio di Giove, 21;

per l'annullamento

della determinazione dirigenziale di Roma Capita…

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