Cassazione penale Sez. I sentenza n. 44775 del 21 dicembre 2010

ECLI:IT:CASS:2010:44775PEN

Massima

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Il reato di associazione per delinquere, di cui all'art. 416 c.p., richiede l'accertamento di elementi costitutivi specifici, quali l'esistenza di un vincolo associativo stabile e continuativo tra almeno tre persone, la predisposizione di una struttura organizzativa idonea al perseguimento di scopi illeciti, nonché il ruolo e il contributo causale di ciascun partecipante al programma criminoso. Tali elementi non possono desumersi dalla mera commissione di reati fiscali riferiti a una singola annualità, in assenza di prove circa la progettazione e la reiterazione di tali condotte illecite per un periodo di tempo adeguato. Pertanto, la mera attività di falsificazione di fatture e presentazione di dichiarazioni fiscali fraudolente, pur se riferita a più soggetti, non è sufficiente a configurare il reato associativo, dovendosi accertare in concreto l'esistenza di un vincolo stabile e duraturo tra i partecipi, finalizzato alla realizzazione di una pluralità indeterminata di reati. La qualifica di amministratore di fatto o di mero consulente, nonché il ruolo di mero esecutore materiale di singole condotte illecite, non sono di per sé sufficienti a provare la partecipazione all'associazione, in assenza di ulteriori elementi che dimostrino il contributo causale del singolo alla realizzazione del programma criminoso comune e la sua consapevolezza di far parte di un sodalizio strutturato e duraturo.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CHIEFFI Severo - Presidente

Dott. SIOTTO Maria Cristin - Consigliere

Dott. CAVALLO Aldo - Consigliere

Dott. CAPOZZI Raffaele - rel. Consigliere

Dott. CAPRIOGLIO Piera Maria S - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) LI. MA. N. IL (OMESSO);

2) GI. LU. N. IL (OMESSO);

3) LE. RO. N. IL (OMESSO);

4) SE. FA. N. IL (OMESSO);

avverso la sentenza n. 1147/2008 CORTE APPELLO di CAGLIARI, del 09/02/2010;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 03/12/2010 la relazione fatta dal Consigliere Dott. RAFFAELE CAPOZZI;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. Mura Antonio che ha concluso per il rigetto dei ricorsi;

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