Il Tribunale Amministrativo Regionale, nell'esaminare il ricorso avverso l'ordinanza di demolizione di talune opere edilizie, afferma che: 1) Per le opere di cui ai punti 1, 2 e 3 dell'ordinanza, il ricorso è dichiarato improcedibile per sopravvenuta carenza di interesse, in quanto la società ricorrente ha provveduto alla rimozione delle stesse o ha presentato una CILA in sanatoria. 2) Per quanto riguarda la scala di accesso al mare di cui al punto 4 dell'ordinanza, il Tribunale ritiene che l'amministrazione abbia omesso di adeguatamente istruire e motivare la disposta demolizione, in quanto non ha chiarito come tale opera si ponga in contrasto con il titolo edilizio (una DIA del 2007) di cui risulta essere dotata. Pertanto, il Tribunale accoglie il ricorso con riferimento a tale manufatto, annullando la relativa parte dell'ordinanza. 3) Il Tribunale, infine, compensa le spese di giudizio tra le parti. Principio di diritto: L'amministrazione, nell'adottare un provvedimento di demolizione di opere edilizie, è tenuta a svolgere un'adeguata istruttoria e a fornire una motivazione esplicita e convincente, anche in relazione alla eventuale presenza di titoli edilizi che legittimino, in tutto o in parte, la realizzazione delle opere stesse. Il mancato assolvimento di tali oneri istruttori e motivazionali comporta l'annullamento del provvedimento.