Consiglio di Stato sentenza n. 11200 del 2023

ECLI:IT:CDS:2023:11200SENT

Massima

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Il Consiglio di Stato, in sede giurisdizionale, afferma il principio secondo cui la valutazione degli abusi edilizi e/o paesaggistici richiede una visione complessiva e non atomistica delle opere eseguite, in quanto il pregiudizio arrecato al regolare assetto del territorio o al paesaggio deriva non da ciascun intervento in sé considerato, ma dall'insieme dei lavori nel loro contestuale impatto edilizio e paesistico e nelle reciproche interazioni. Pertanto, anche in presenza di opere prive di titolo o difformi dai titoli, il provvedimento repressivo dell'Amministrazione comunale che ordina la demolizione dell'intero manufatto risulta legittimo, in quanto l'insieme complessivo delle opere realizzate comporta la creazione di un organismo del tutto diverso da quello originariamente assentito. L'assenza di titoli o le difformità non possono essere smentite dalla mera deduzione di parte, essendo necessario il deposito in giudizio dei titoli edilizi che comprovino la legittimità degli interventi realizzati. Inoltre, la mancata comunicazione della diffida ex art. 35 del D.P.R. n. 380/2001 non determina l'illegittimità del provvedimento di demolizione, in quanto tale adempimento non costituisce un requisito di legittimità dell'ordine di demolizione, essendo sufficiente che sia comunque consentito al soggetto interessato un termine per adempiere.

Sentenza completa

Pubblicato il 27/12/2023

N. 11200/2023REG.PROV.COLL.

N. 00294/2018 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Sesta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 294 del 2018, proposto da:
((omissis)), in proprio e quale legale rappresentante
pro tempore
della MDC s.r.l. ((omissis)) e Paola, Cobalto, tutti in qualità di eredi dell’originario appellante ((omissis)) e aventi causa nel rapporto di concessione demaniale marittima già nella contitolarità dell’altro originario appellante ((omissis)), rappresentati e difesi dall’avvocato ((omissis)), con domicilio come da PEC da Registri di Giustizia;

contro

Comune di Amalfi, in persona del Sindaco
pro tempore
, rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di G…

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