Cassazione penale Sez. I sentenza n. 34539 del 6 agosto 2015

ECLI:IT:CASS:2015:34539PEN

Massima

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La dichiarazione di illegittimità costituzionale di una norma penale incidente sul trattamento sanzionatorio, successiva ad una sentenza irrevocabile di condanna, comporta la rideterminazione della pena da parte del giudice dell'esecuzione, purché la pena non sia stata interamente espiata. Il giudice dell'esecuzione deve: a) verificare l'incidenza concreta della decisione irrevocabile sulla libertà personale, essendo in effettiva esecuzione la pena derivante anche in parte dalla norma dichiarata incostituzionale; b) ricostruire il contenuto della decisione irrevocabile in relazione alla specifica norma dichiarata incostituzionale e rimossa dall'ordinamento con efficacia ex tunc; c) rideterminare il trattamento sanzionatorio tenendo conto della ricostruzione del fatto e delle norme applicabili al momento della decisione in punto di commisurazione della sanzione, ivi comprese le norme incriminatrici interessate dalla pronuncia di illegittimità costituzionale. Ove la condanna riguardi fatti concernenti le c.d. "droghe leggere", commessi nel periodo di vigenza della normativa dichiarata incostituzionale, il giudice dell'esecuzione deve procedere ad una rivalutazione piena degli indici di commisurazione della pena, tenendo conto del fatto accertato in cognizione ma non anche dei termini matematici espressi dal giudice della cognizione in applicazione di un criterio legislativo (legge del 2006) teso a "parificare" il disvalore di condotte tra loro diverse in relazione alla tipologia di sostanze oggetto delle condotte. La decisione emessa dal giudice dell'esecuzione assume una valenza sostitutiva di un titolo esecutivo solo in tale parte non più eseguibile, che andrà pertanto integrato, in punto di entità della pena, dalla decisione emessa in sede esecutiva.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GIORDANO Umberto - Presidente

Dott. BONITO F.M.S. - rel. Consigliere

Dott. LOCATELLI Giuseppe - Consigliere

Dott. CASA Filippo - Consigliere

Dott. MAGI Raffaello - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso l'ordinanza n. 234/2014 TRIBUNALE di ROMA, del 23/07/2014;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. FRANCESCO MARIA SILVIO BONITO;

lette le conclusioni del PG Dott. ((omissis)) il quale ha chiesto il rigetto del ricorso.

La Corte:

OSSERVA IN FATTO ED IN DIRITTO

1. Con ordinanza del 23 luglio 2014 il Tribunale di Roma, in funzione di giudice dell'esecuzione, rigettava l'istanza con la quale (OMISSI…

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