Cassazione penale Sez. III sentenza n. 20759 del 14 maggio 2013

ECLI:IT:CASS:2013:20759PEN

Massima

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La circostanza attenuante della minima partecipazione al fatto non trova applicazione quando il numero dei concorrenti nel reato sia considerato come circostanza aggravante speciale, in quanto la riserva "salvo che la legge disponga altrimenti" contenuta nell'articolo 112 del codice penale indica la prevalenza delle norme speciali sulla regola generale, escludendo l'applicabilità dell'attenuante anche in presenza di tali norme speciali. Inoltre, il contributo del concorrente nel reato deve avere avuto un'efficacia eziologica del tutto marginale nella causazione dell'evento, nel senso che il reato sarebbe stato ugualmente compiuto anche senza la sua attività, affinché possa essere riconosciuta la circostanza attenuante della minima partecipazione. Pertanto, il ruolo decisivo svolto dall'imputato nel trasporto e nella detenzione della sostanza stupefacente, anche in considerazione della sua posizione di soggetto incensurato scelta appositamente per ridurre i rischi di intervento delle forze dell'ordine, esclude l'applicabilità di tale attenuante. Infine, la pena irrogata, pur tenendo conto della sostanziale incensuratezza dell'imputato e della sua posizione subordinata rispetto agli organizzatori del traffico, deve comunque risultare proporzionata alla rilevante quantità di droga trasportata e alla gravità del fatto, considerato l'allarmante contesto di contatti transnazionali con ambienti del narcotraffico.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. LOMBARDI Alfredo - Presidente

Dott. AMORESANO Silvio - rel. Consigliere

Dott. MULLIRI Guicla - Consigliere

Dott. MARINI Luigi - Consigliere

Dott. GAZZARA Santi - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) (OMISSIS) nato l'(OMISSIS);

avverso la sentenza del 15.6.2011 della Corte di Appello di Trieste;

sentita la relazione svolta dal ((omissis));

sentite le conclusioni del P. G. ((omissis)), che ha chiesto rigettarsi il ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1. Con sentenza del 15.6.2011 la Corte di Appello di Trieste confermava la sentenza del GUP del Tribunale di Trieste, resa in data 26.9.2007, con la quale (OMISSIS) era stato condannato, previo riconoscimento delle c…

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