Cassazione penale Sez. I sentenza n. 41355 del 15 novembre 2021

ECLI:IT:CASS:2021:41355PEN

Massima

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Il vizio parziale di mente, pur non escludendo totalmente la capacità di intendere e di volere, determina una grave riduzione della stessa, tale da comportare una diminuzione della responsabilità penale, qualora il fatto sia stato commesso nei confronti di una persona conosciuta e con cui vi fosse ragionevole dimostrazione di un pur abnorme ma realistico conflitto. In tale ipotesi, la condotta antigiuridica è da considerarsi alla stregua di sintomi del disturbo mentale di fondo, con conseguente applicazione della diminuente di cui all'art. 89 c.p. Diversamente, nell'ipotesi di omicidio disorganizzato e casuale di una vittima estranea, commesso sulla base di allucinazioni esortative o imperative, la capacità di intendere e di volere risulta totalmente esclusa. La valutazione dell'imputabilità deve essere effettuata tenendo conto non solo della condizione psichica del soggetto, ma anche del contesto relazionale e delle specifiche circostanze del fatto, senza poter prescindere da un'analisi complessiva della personalità dell'agente e del suo vissuto. Il riconoscimento delle circostanze attenuanti generiche, pur non incidendo sulla declaratoria di seminfermità mentale, può essere escluso in ragione di elementi quali il basso quoziente intellettivo, l'assenza di segni di effettivo rincrescimento, l'atteggiamento processuale non collaborativo e la mancanza di una concreta dimostrazione di ravvedimento.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SARACENO Rosa Anna - Presidente

Dott. ROCCHI Giacomo - Consigliere

Dott. LIUNI Teresa - Consigliere

Dott. ALIFFI Francesco - Consigliere

Dott. CAPPUCCIO Daniele - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), (CUI (OMISSIS)), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 12/06/2020 della CORTE ASSISE APPELLO di TORINO;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. DANIELE CAPPUCCIO;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dr. LOY MARIA FRANCESCA, che conclude chiedendo dichiararsi l'inammissibilita' del ricorso;
udito il difensore di parte civile, avvocato (OMISSIS), che conclude chiedendo dichiarar…

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