Il Tribunale Amministrativo Regionale, nell'esaminare il ricorso avverso l'atto di indirizzo della Giunta comunale e l'adozione del Piano di Governo del Territorio, afferma che l'atto di indirizzo impugnato è privo di portata provvedimentale, in quanto mera indicazione per l'elaborazione del PGT, e che pertanto il ricorso introduttivo è inammissibile per difetto di interesse concreto e attuale della parte ricorrente. Inoltre, i motivi aggiunti proposti contro la delibera di adozione del PGT sono dichiarati irricevibili per tardività, in quanto la pubblicazione della delibera è avvenuta nel rispetto delle modalità previste dalla legge regionale, facendo così decorrere il termine di impugnazione. Il Tribunale sottolinea che la parte ricorrente era a conoscenza dell'entrata in vigore del nuovo strumento urbanistico già al momento del deposito del ricorso introduttivo, avendo allegato un certificato di destinazione urbanistica che ne faceva menzione, e tuttavia ha atteso quasi sei mesi prima di proporre i motivi aggiunti, confermando così l'irricevibilità dell'impugnazione.