Consiglio di Stato sentenza n. 2375 del 2022

ECLI:IT:CDS:2022:2375SENT

Massima

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Il decreto di espropriazione emesso dall'amministrazione dopo la scadenza del termine indicato nella dichiarazione di pubblica utilità non è nullo, ma annullabile, in quanto non sussiste una carenza assoluta di potere, né una norma speciale che sancisca tale nullità. Pertanto, in presenza di un decreto di espropriazione già adottato, ancorché tardivamente, e non impugnato, non sussiste in capo all'amministrazione alcun obbligo di provvedere all'acquisizione dell'area ai sensi dell'art. 42-bis del d.P.R. n. 327/2001, essendo l'eventuale illegittimità della precedente fase procedimentale irrilevante ai fini della validità ed efficacia del provvedimento espropriativo ormai inoppugnabile per mancata impugnazione.

Sentenza completa

Pubblicato il 31/03/2022

N. 02375/2022REG.PROV.COLL.

N. 03967/2017 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Quarta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 3967 del 2017, proposto da ((omissis)), rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)), domiciliato presso la Segreteria del Consiglio di Stato in Roma, piazza Capo di Ferro 13;
((omissis)), rappresentata e difesa dall'avvocato ((omissis)), con domicilio digitale come da Pec da Registri di Giustizia;

contro

Comune di Potenza, in persona del Sindaco
pro tempore
, rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)) domiciliato presso la Segreteria del Consiglio di Stato in Roma, piazza Capo di Ferro 13, con domicilio digitale come da Pec da Registri di Giustizia;
Regione Basilicata, non costi…

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