Cassazione penale Sez. I sentenza n. 17543 del 6 maggio 2021

ECLI:IT:CASS:2021:17543PEN

Massima

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Il dolo diretto di tentato omicidio sussiste quando l'agente, pur in presenza di un vizio parziale di mente, si rappresenta con elevata probabilità la morte o il grave ferimento delle vittime come conseguenza necessaria o altamente probabile della propria condotta, caratterizzata dall'uso di un'arma da fuoco idonea a cagionare gravi lesioni, dall'elevato numero di colpi esplosi in direzione dell'abitazione in cui si trovavano le vittime, dall'orario notturno in cui l'azione è stata posta in essere e dalla conoscenza da parte dell'agente delle abitudini delle vittime. Il vizio parziale di mente, infatti, non esclude di per sé la sussistenza del dolo diretto, ma può incidere sulla capacità di controllo degli impulsi e sulla valutazione delle conseguenze della condotta, senza tuttavia compromettere la capacità di critica e di giudizio dell'agente. Pertanto, la recidiva, anche reiterata e infraquinquennale, può essere applicata all'imputato affetto da vizio parziale di mente, in assenza di una pregressa dichiarazione di recidiva, qualora risultino i presupposti di cui all'art. 99, comma 4, c.p., in ragione della maggiore colpevolezza e pericolosità sociale dell'agente.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SIANI Vincenzo - Presidente

Dott. SARACENO ((omissis)) - Consigliere

Dott. ROCCHI Giacomo - rel. Consigliere

Dott. SANTALUCIA Giuseppe - Consigliere

Dott. ALIFI Francesco - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sui ricorsi proposti da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 14/05/2019 della CORTE APPELLO di REGGIO CALABRIA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere ROCCHI GIACOMO;
letta la requisitoria scritta del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore ZACCO FRANCA che ha concluso chiedendo la declaratoria di inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con la sentenza indicata in epigrafe, la Corte di appello di Regg…

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