Consiglio di Stato sentenza n. 4751 del 2016

ECLI:IT:CDS:2016:4751SENT

Massima

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Il provvedimento interdittivo antimafia può essere legittimamente adottato dalla Prefettura sulla base di elementi sintomatici che dimostrino il concreto pericolo, anche se non la certezza, di infiltrazioni della criminalità organizzata nell'attività imprenditoriale, senza che sia necessario l'accertamento in sede penale di uno o più reati che attestino il collegamento o la contiguità dell'impresa con associazioni di tipo mafioso. In particolare, la pendenza di un procedimento penale a carico dell'amministratore dell'impresa per reati sintomatici di connivenza con la criminalità organizzata, come il traffico illecito di rifiuti, nonché il sequestro di impianti di altre società amministrate da soggetti coinvolti nella medesima indagine, costituiscono elementi gravi, precisi e concordanti idonei a giustificare l'adozione di un provvedimento interdittivo antimafia, in quanto indicativi del concreto pericolo di condizionamento mafioso dell'impresa, a prescindere dall'esito definitivo del procedimento penale. La legittimità dell'interdittiva antimafia deve essere valutata con riferimento alla situazione di fatto e di diritto esistente al momento della sua adozione, senza che assuma rilievo una successiva sentenza di assoluzione dell'amministratore dell'impresa, la quale può eventualmente giustificare una revisione o un aggiornamento della misura, ma non certo l'invalidità originaria del provvedimento.

Sentenza completa

Pubblicato il 16/11/2016

N. 04751/2016REG.PROV.COLL.

N. 05062/2013 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Terza)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 5062 del 2013, proposto dalla -OMISSIS-, in persona del legale rappresentante p.t., rappresentata e difesa dall'avvocato ((omissis)) (C.F. SRRCRL59M29G596I), con domicilio eletto presso il suo studio in Roma, via della Scrofa, n..14;

contro

U.T.G. - Prefettura di Napoli, Ministero dell'Interno, in persona del legale rappresentante p.t., rappresentati e difesi per legge dall'Avvocatura Generale dello Stato, domiciliati in Roma, via dei Portoghesi, n. 12;
Regione Campania, in persona del legale rappresentante p.t., rappresentata e difesa dall'avvocato ((omissis)) (C.F. PLMRSR69D52F839L), con domici…

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