Cassazione penale Sez. I sentenza n. 29211 del 12 giugno 2017

ECLI:IT:CASS:2017:29211PEN

Massima

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Il giudice dell'esecuzione, nel valutare l'istanza di applicazione della continuazione tra più condanne definitive, deve accertare la sussistenza di un medesimo disegno criminoso che abbia determinato la commissione di più reati, non essendo sufficiente la mera allegazione confessoria del condannato, specie quando questa non sia inserita in un percorso di collaborazione. Pertanto, non è configurabile la continuazione tra il reato associativo e quei reati-fine che, pur rientrando nell'ambito delle attività del sodalizio criminoso ed essendo finalizzati al suo rafforzamento, non erano programmabili ab origine perché legati a circostanze ed eventi contingenti e occasionali o, comunque, non immaginabili al momento iniziale dell'associazione. Il giudice dell'esecuzione, nel valutare l'istanza di applicazione della continuazione, deve pertanto motivatamente escludere la sussistenza di un medesimo disegno criminoso tra reati commessi in diversi contesti spaziali e temporali, allorquando soltanto alcuni risultino ascritti a contesti associativi mafiosi operanti in uno specifico ambito territoriale, mentre altri siano connotati dalla generica finalità agevolativa di una diversa associazione mafiosa.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI TOMASSI ((omissis)) - Presidente

Dott. SIANI Vincenzo - Consigliere

Dott. SANDRINI ((omissis)) - Consigliere

Dott. APRILE Stefano - rel. Consigliere

Dott. COCOMELLO Assunta - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 23/12/2016 del GIP TRIBUNALE di TORINO;
sentita la relazione svolta dal Consigliere Dr. STEFANO APRILE;
lette le conclusioni del PG Dott.ssa FILIPPI Paola che ha concluso per il rigetto del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con il provvedimento impugnato, il Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Torino, in funzione di giudice dell'esecuzione, ha rigettato la richiesta avanzata nell'interesse di (OMISSIS)…

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