Il vincolo di destinazione urbanistica a verde pubblico, previsto dall'art. 32 delle Norme Tecniche di Esecuzione del Piano Regolatore Generale, configura un vincolo di natura conformativa, con efficacia temporale illimitata, che non consente la realizzazione di interventi edificatori, se non nei limiti delle previsioni normative. Tale vincolo, pertanto, osta all'esecuzione di lavori di completamento di un precedente titolo edilizio, in quanto la zona è tipizzata come "Area a verde urbano" e non come Zona E1, con la conseguenza che il Comune è legittimato a negare la relativa Denuncia di Inizio Attività, non potendo il privato vantare alcun legittimo affidamento sulla possibilità di realizzare l'intervento, in assenza di rassicurazioni precise e incondizionate provenienti da fonti istituzionali. Il provvedimento di diniego della DIA, adottato entro il termine di 30 giorni previsto dall'art. 23, comma 6, del d.P.R. n. 380/2001, è tempestivo e correttamente motivato con riferimento alla natura conformativa del vincolo urbanistico, senza che rilevi l'eventuale scadenza del titolo edilizio precedentemente rilasciato, atteso che l'area non è comunque edificabile.