Cassazione penale Sez. V sentenza n. 30587 del 22 luglio 2008

ECLI:IT:CASS:2008:30587PEN

Massima

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Il provvedimento di confisca di un bene ai sensi della normativa antimafia può essere legittimamente disposto sulla base di una valutazione complessiva degli elementi di fatto, senza necessità di una specifica perizia, quando risulti evidente una rilevante sperequazione tra il valore del bene e l'entità delle entrate lecite del soggetto nei cui confronti è stata applicata una misura di prevenzione personale per la sua appartenenza ad un'associazione di stampo mafioso. In tali casi, il sindacato di legittimità del provvedimento di confisca in sede di ricorso per cassazione è limitato alla verifica della motivazione, che deve essere adeguata e non meramente apparente, senza possibilità di una diversa valutazione del contesto processuale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CALABRESE Renato - Presidente

Dott. CARROZZA Arturo - Consigliere

Dott. FERRUA Giuliana - Consigliere

Dott. MARASCA Gennaro - Consigliere

Dott. FUMO Maurizio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

An. Gi. nato il (OMESSO);

Ma. Gi. nata il (OMESSO);

avverso il decreto emesso l'8-5-07 dalla Corte di appello di Caltanissetta;

Viti gli atti, il provvedimento denunciato ed i ricorsi;

Sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. Giuliana Ferrua;

Letta la requisitoria del Procuratore Generale che ha concluso per la declaratoria di inammissibilita' dei ricorsi.

SVOLGIME…

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