Cassazione penale Sez. III sentenza n. 27432 del 24 giugno 2014

ECLI:IT:CASS:2014:27432PEN

Massima

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Il giudice di convalida del provvedimento del Questore che impone obblighi di firma e divieti di accesso ai luoghi di manifestazioni sportive deve motivare in modo non apparente, investendo tutti i presupposti di legittimità della misura, anche in relazione alla congruità della sua durata. Tale motivazione può avvenire anche per relationem, purché dia conto del percorso giustificativo e delle ragioni di condivisione del provvedimento amministrativo richiamato, senza limitarsi ad una mera ricezione acritica dello stesso. L'obbligo di firma può essere esteso anche alle partite amichevoli, purché preventivamente pubblicizzate e conoscibili dal destinatario della prescrizione, in quanto la valutazione di pericolosità del soggetto e la congruità della misura possono desumersi dalla gravità degli episodi contestati. Il mancato esplicito richiamo nel provvedimento del Questore e nell'ordinanza di convalida del termine per il ricorso in Cassazione non determina l'invalidità di tali atti, essendo i termini per le impugnazioni stabiliti direttamente dal codice di rito e affidati alla conoscenza della difesa tecnica.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SQUASSONI Claudia - Presidente

Dott. RAMACCI Luca - Consigliere

Dott. ACETO Aldo - rel. Consigliere

Dott. GENTILI Andrea - Consigliere

Dott. ANDRONIO Alessandro Mar - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), nato a (OMISSIS);

avverso l'ordinanza dell'11 maggio 2013 del Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Vicenza;

visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;

udita la relazione svolta dal consigliere Dott. ACETO Aldo;

letta la requisitoria scritta del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. D'AMBROSIO Vito, che ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

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