Cassazione penale Sez. I sentenza n. 33710 del 10 settembre 2021

ECLI:IT:CASS:2021:33710PEN

Massima

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Il reato di commercio di sostanze alimentari nocive di cui all'art. 444 c.p. è un reato di pericolo concreto, per la cui configurazione è necessario che gli alimenti destinati alla vendita abbiano l'attitudine a recare un pregiudizio effettivo alla salute pubblica. Tale attitudine può essere desunta dal giudice di merito sulla base di qualsiasi mezzo di prova e dalla comune esperienza, senza necessità di accertamenti peritali, purché siano specificamente individuati gli elementi che diano ragione dell'affermazione di responsabilità. Ai fini della sussistenza del reato, non è richiesto che le sostanze alimentari siano effettivamente avariate, essendo sufficiente che la loro detenzione e destinazione alla vendita avvengano con modalità intrinsecamente inidonee, come l'assenza di etichettatura, l'utilizzo di un automezzo non predisposto per il trasporto e la conservazione in condizioni precarie. Il giudizio di colpevolezza e il trattamento sanzionatorio, che può prevedere sia la pena detentiva che quella pecuniaria, devono essere adeguatamente motivati dal giudice di merito sulla base delle circostanze del caso concreto, senza che possa ritenersi illegittima l'irrogazione della pena detentiva in luogo di quella pecuniaria, purché rientrante nei limiti edittali previsti dalla norma incriminatrice.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BONI Monica - Presidente

Dott. SANTALUCIA Giuseppe - Consigliere

Dott. MAGI Raffaello - Consigliere

Dott. CAPPUCCIO Daniele - Consigliere

Dott. CENTONZE Alessandr - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
1) (OMISSIS), nato a (OMISSIS);
Avverso la sentenza emessa l'08/07/2019 dalla Corte di appello di Catanzaro;
Sentita la relazione del Consigliere CENTONZE Alessandro;
Lette le conclusioni del Sostituto Procuratore generale Dall'((omissis)), che ha chiesto l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con sentenza emessa il 26/02/2018 il Tribunale di Cosenza giudicava (OMISSIS) colpevole del reato ascrittogli ex articolo 444 c.p., commesso a (OMISSIS), condannando …

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