Cassazione penale Sez. I sentenza n. 7920 del 18 febbraio 2013

ECLI:IT:CASS:2013:7920PEN

Massima

Il giudice di legittimità, nel valutare la motivazione di un provvedimento cautelare, deve verificare che essa sia adeguata e logicamente coerente, con riferimento agli specifici elementi di prova posti a fondamento dell'adozione della misura, senza limitarsi a censure di carattere meramente astratto o assertivo. Pertanto, il ricorso che si limiti a denunciare il carattere apparente della motivazione, senza illustrare in concreto le ragioni per cui il giudice del riesame avrebbe dovuto ritenere sussistente il quadro indiziario richiesto dalla legge, è inammissibile per difetto di specificità dei motivi.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CHIEFFI Severo - Presidente

Dott. CAPOZZI Raffaele - Consigliere

Dott. CASSANO Margherit - rel. Consigliere

Dott. LOCATELLI Giuseppe - Consigliere

Dott. LA POSTA Lucia - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

PROCURATORE DELLA REPUBBLICA PRESSO IL TRIBUNALE DI L'AQUILA;

nei confronti di:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso l'ordinanza n. 263/2012 TRIB. LIBERTA' di L'AQUILA, del 11/06/2012;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. MARGHERITA CASSANO;

sentite le conclusioni del PG Dott. O. Cedrangolo che ha chiesto che il ricorso sia dichiarato inammissibile.

RITENUTO IN FATTO

1. L'11 giugno 2012 il Tribunale dell&#…

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