Cassazione penale Sez. V sentenza n. 9076 del 25 febbraio 2014

ECLI:IT:CASS:2014:9076PEN

Massima

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Il comportamento minaccioso e aggressivo, anche se motivato da un atteggiamento difensivo, integra il reato di minaccia aggravata dall'uso di armi, essendo sufficiente a determinare un indiscutibile timore per l'incolumità fisica e una conseguente limitazione della libertà morale delle persone offese. Il giudice di merito, nel valutare la concessione delle attenuanti generiche e la determinazione della pena, può legittimamente considerare la gravità del fatto, commesso con l'impiego di armi, nonché la capacità a delinquere del reo desunta dai precedenti penali, senza che ciò comporti un'insufficiente motivazione. L'inammissibilità del ricorso per cassazione, pronunciata a fronte della manifesta infondatezza dei motivi, impedisce di rilevare e dichiarare le cause di non punibilità, ivi compreso l'eventuale decorso del termine di prescrizione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. LOMBARDI Alfredo - Presidente

Dott. BEVERE A. - rel. Consigliere

Dott. LAPALORCIA Grazia - Consigliere

Dott. SETTEMBRE Antonio - Consigliere

Dott. DEMARCHI ALBENGO Paolo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 2250/2007 CORTE APPELLO di L'AQUILA, del 26/01/2012;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 07/11/2013 la relazione fatta dal Consigliere Dott. ANTONIO BEVERE;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. Scardaccione Vittorio Eduardo, che ha concluso per l'inammissibilita';

udito il difensore avv. (Ndr: testo originale non comprensibile).

FAT…

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