Cassazione penale Sez. V sentenza n. 29126 del 21 ottobre 2020

ECLI:IT:CASS:2020:29126PEN

Massima

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Il reato di falsa attestazione di generalità di cui all'art. 495 c.p. si configura quando l'imputato, privo di documenti di identificazione, fornisce alla polizia giudiziaria, nel corso di un controllo, dichiarazioni mendaci sulla propria identità, in assenza di altri mezzi di identificazione. Tali dichiarazioni, in quanto preordinate a garantire al pubblico ufficiale le proprie qualità personali, integrano l'elemento distintivo del reato di falsa attestazione, rispetto all'ipotesi di reato di cui all'art. 496 c.p. La determinazione della pena rientra nel potere discrezionale del giudice, il quale deve considerare tutti gli elementi indicati dall'art. 133 c.p., senza che la mera genericità delle doglianze difensive possa inficiare la legittimità della decisione, purché la pena sia stata irrogata entro i limiti edittali e la motivazione risulti logica e adeguata. Il reato di cui all'art. 495 c.p., essendo punito con pena superiore ai quattro anni di reclusione, non consente l'applicazione dell'istituto della non punibilità per particolare tenuità del fatto di cui all'art. 131-bis c.p.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SABEONE Gerardo - Presidente

Dott. DE GREGORIO Eduardo - Consigliere

Dott. SETTEMBRE Antonio - rel. Consigliere

Dott. CALASELICE Barbara - Consigliere

Dott. CAPUTO Angelo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 25/06/2019 della CORTE APPELLO di PALERMO;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere ANTONIO SETTEMBRE;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore EPIDENDIO TOMASO, che ha concluso per l'inammissibilita'.
RITENUTO IN FATTO
1. La Corte d'appello di Palermo ha confermato la decisione di primo grado, che aveva condannato (OMISSIS) per il rea…

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