Il Tribunale Amministrativo Regionale, nell'esaminare il ricorso proposto da una società contro il Comune di Montevarchi, ha stabilito che l'intervento realizzato dalla società, consistente nella pavimentazione e sistemazione di un'area di circa 2.630 mq per adibirla a parcheggio, costituisce un intervento di nuova costruzione o di trasformazione edilizia e urbanistica del territorio, soggetto al preventivo rilascio del permesso di costruire ai sensi dell'art. 3, comma 1, lett. e.1) del d.P.R. n. 380/2001 e dell'art. 134, comma 1, lett. a) della L.R.T. n. 65/2014. Ciò in quanto l'opera, per le sue caratteristiche costruttive e dimensioni, ha determinato una permanente trasformazione di suolo inedificato, con rialzamento del piano di campagna di circa 50 cm, comportando la creazione di nuova superficie utile e incidendo in modo significativo sulle risorse essenziali del territorio. Pertanto, tali interventi, in ragione della loro entità e dell'impatto sul territorio, non possono essere ricondotti all'attività edilizia libera di cui all'art. 6, comma 1, lett. e-ter) del d.P.R. n. 380/2001, che riguarda opere di minore entità e accessorie rispetto a edifici esistenti. Inoltre, la realizzazione del cancello automatico, ancorché parte integrante del parcheggio, è stata ritenuta soggetta a comunicazione di inizio lavori asseverata (CILA), con conseguente applicazione della relativa sanzione pecuniaria.