Il provvedimento di demolizione di opere edilizie realizzate in assenza di titolo abilitativo è legittimo anche in presenza di costruzioni antecedenti all'entrata in vigore della normativa che ha introdotto l'obbligo di concessione edilizia, qualora le stesse siano state realizzate in violazione di altre disposizioni di legge, come il divieto di costruire entro una determinata distanza dalla battigia del demanio marittimo o in aree sottoposte a vincolo paesaggistico. L'amministrazione comunale è competente a disporre la demolizione di tali opere abusive, anche in caso di violazione dell'art. 55 del codice della navigazione, che attribuisce tale potere all'autorità marittima, atteso che il vizio di incompetenza deve essere tempestivamente dedotto nel ricorso introduttivo. La mancata prova dell'epoca di realizzazione delle costruzioni, antecedente all'entrata in vigore della normativa edilizia, non consente di escludere l'applicabilità degli obblighi di legge, in particolare del divieto di edificare entro la fascia di rispetto del demanio marittimo, che opera anche per le costruzioni preesistenti. Pertanto, il provvedimento di demolizione è legittimo qualora risultino violate, anche in parte, le disposizioni in materia edilizia e paesaggistica, a prescindere dalla data di realizzazione delle opere.