Cassazione penale Sez. I sentenza n. 9216 del 2 marzo 2009

ECLI:IT:CASS:2009:9216PEN

Massima

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Il provvedimento di sospensione dell'applicazione di regole del trattamento penitenziario e di istituti previsti dalla legge ordinamentale, adottato ai sensi dell'art. 41-bis, comma 2, della legge n. 354 del 1975, nei confronti di un detenuto condannato per gravi reati, tra cui quelli di cui all'art. 416-bis c.p., è legittimo quando sussistono gravi motivi di ordine e sicurezza pubblica, desumibili dalla perdurante pericolosità sociale del condannato, comprovata da elementi concreti e attuali, quali il suo inserimento in un'associazione mafiosa ancora operativa, i collegamenti con il suo ambiente familiare criminale e la mancata apprezzabilità della sua collaborazione con la giustizia. Il sindacato di legittimità sulla motivazione di tale provvedimento è limitato alla verifica della sua coerenza, completezza e logicità, senza estendersi al merito delle valutazioni discrezionali operate dall'autorità amministrativa competente.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FAZZIOLI Edoardo - Presidente

Dott. SILVESTRI Giovanni - Consigliere

Dott. VECCHIO Massimo - Consigliere

Dott. BONITO Francesco M. S - Consigliere

Dott. CAPOZZI Raffaele - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA/ORDINANZA

sul ricorso proposto da:

1) MI. GI. N. IL (OMESSO);

avverso ORDINANZA del 02/07/2008 TRIB. SORVEGLIANZA di MILANO;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. CAPOZZI RAFFAELE;

lette/sentite le conclusioni del P.G. Dott. DELEHAYE Enrico, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.

FATTO E DIRITTO

Con ordinanza del 2.7.08, il Tribunale di Sorveglianza di Milano ha respinto il reclamo proposto da MI…

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