Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 5689 del 5 febbraio 2008

ECLI:IT:CASS:2008:5689PEN

Massima

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Nel procedimento di applicazione delle misure di prevenzione personale nei confronti di indiziati di appartenenza ad associazioni di tipo mafioso, il giudice può utilizzare gli accertamenti compiuti in sede penale anche se non già posti a fondamento di sentenze di condanna, purché tali elementi siano idonei a dimostrare la partecipazione del proposto all'associazione mafiosa, trattandosi di circostanza di notevole e incontrovertibile significato per formulare il giudizio di pericolosità sociale e ancorare l'attualità della stessa a fatti dai quali, anche episodicamente, si trae il sintomo di perdurante pericolosità, sempre che tali elementi siano, pur in termini sintetici, valutati come decisivi ai fini dell'applicazione della misura di prevenzione. Ai fini dell'applicazione di misure di prevenzione nei confronti di appartenenti ad associazioni mafiose, una volta che detta appartenenza risulti adeguatamente dimostrata, non è necessaria alcuna particolare motivazione del giudice in punto di attuale pericolosità, posto che tale pericolosità potrebbe essere esclusa solo nel caso di recesso dell'interessato dall'associazione, del quale occorrerebbe acquisire positivamente la prova, non bastando a tal fine eventuali riferimenti al tempo trascorso dall'adesione o dalla concreta partecipazione ad attività associative. Il ricorso per cassazione avverso i provvedimenti in materia di misure di prevenzione è ammesso soltanto per violazione di legge, essendo esclusa la deducibilità dell'ipotesi dell'illogicità manifesta della motivazione, potendosi esclusivamente denunciare il caso di motivazione inesistente o meramente apparente.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI VIRGINIO Adolfo - Presidente

Dott. OLIVA Bruno - Consigliere

Dott. DOGLIOTTI Massimo - Consigliere

Dott. CONTI Giovanni - Consigliere

Dott. CARCANO Domenico - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA/ORDINANZA

sul ricorso promosso da:

1) ME. GI. N. IL (OMESSO);

avverso DECRETO del 21/09/2006 CORTE APPELLO di PALERMO;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. CARCANO DOMENICO; lette le conclusioni del P.G. per l'inammissibilita' del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

Che il ricorrente impugna il decreto in epigrafe indicato, con il quale e' stato confermato il decreto 6 luglio 2005 del Tribunale di Palermo di app…

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