Cassazione penale Sez. II sentenza n. 29356 del 19 luglio 2012

ECLI:IT:CASS:2012:29356PEN

Massima

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Il giudice di merito può applicare la pena su richiesta delle parti, escludendo le ipotesi di proscioglimento di cui all'art. 129 c.p.p., e tale sentenza è soggetta a controllo di legittimità solo se dal testo risulti evidente la sussistenza delle cause di non punibilità. Nel ricorso per cassazione avverso la sentenza di patteggiamento non sono ammissibili motivi concernenti la misura della pena, salvo il caso di pena illegale, in quanto l'accordo tra le parti integra un negozio processuale che, una volta perfezionato con la ratifica del giudice, non è più revocabile unilateralmente. Pertanto, la parte che ha aderito all'accordo, rinunciando alle proprie difese ed eccezioni, non è legittimata a contestare in sede di ricorso la congruità della pena, in contrasto con l'impostazione dell'accordo al quale è pervenuta.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CASUCCI Giuliano - Presidente

Dott. PRESTIPINO Antonio - Consigliere

Dott. GALLO Domenico - Consigliere

Dott. DIOTALLEVI Giovann - rel. Consigliere

Dott. CERVADORO Mirella - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) nato a (OMISSIS);

avverso la sentenza, in data 15 dicembre 2011, del GIP del Tribunale di Brindisi, con cui gli e' stata applicata, sull'accordo delle parti ex articolo 444 c.p.p., relativamente al reato di furto aggravato, la pena di mesi dieci di reclusione ed euro 1000,00 di multa;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. ((omissis));

lette le conclusioni del P.G. in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. ((omissis)), che ha …

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