Cassazione penale Sez. II sentenza n. 43353 del 27 ottobre 2015

ECLI:IT:CASS:2015:43353PEN

Massima

Massima ufficiale
Deve escludersi l'inammissibilità dell'istanza di revoca o sostituzione delle misure cautelari coercitive applicate nei procedimenti per reati commessi con violenza alla persona, prevista dall'art. 299, comma quarto bis, cod. proc. pen., per l'ipotesi in cui il richiedente non provveda a notificare l'istanza di revoca o di modifica contestualmente alla persona offesa, qualora quest'ultima sia vittima soltanto "occasionale" del reato. (In motivazione, la Corte ha affermato che la nuova disposizione è volta ad assicurare alla persona offesa, attraverso la presentazione di memorie ex art. 121 cod. proc. pen., uno strumento per offrire ulteriori elementi di conoscenza che, presumibilmente, possono essere desunti solo da un rapporto diretto tra vittima e aggressore).

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GENTILE Mario - Presidente

Dott. TADDEI Margherita - Consigliere

Dott. DIOTALLEVI Giovanni - Consigliere

Dott. VERGA Giovanna - Consigliere

Dott. PELLEGRINO Andre - est. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
Sul ricorso proposto nell'interesse di:
(OMISSIS), n. a (OMISSIS), rappresentato ed assistito dall'avv. (OMISSIS), d'ufficio, avverso l'ordinanza del Tribunale di Venezia, in funzione di giudice dell'appello, n. 387/2015, in data 26.05.2015;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
preso atto della ritualita' delle notifiche e degli avvisi;
sentita la relazione della causa fatta dal consigliere dott. ((omissis));
udita la requisitoria del sostituto procuratore generale …

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