Tribunale Amministrativo Regionale Sicilia - Palermo sentenza n. 1009 del 2013

ECLI:IT:TARPA:2013:1009SENT

Massima

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Il potere discrezionale dell'amministrazione di negare il rilascio o il rinnovo di licenze di porto d'armi può essere esercitato anche in presenza di precedenti penali del richiedente, nonostante l'intervenuta riabilitazione, qualora l'autorità amministrativa ritenga, sulla base di una valutazione prognostica, che il soggetto sia ancora capace di abusare delle armi e rappresenti un pericolo per l'ordine pubblico. La riabilitazione e l'estinzione del reato non costituiscono elementi decisivi ai fini della positiva valutazione dell'istanza, poiché l'amministrazione può comunque considerare i fatti di reato commessi nella loro oggettiva dimensione storica per desumerne la pericolosità sociale del richiedente, indipendentemente dalla formale estinzione del reato. Il sindacato del giudice amministrativo su tale valutazione discrezionale si arresta al limite della ragionevolezza, non potendo sostituire la propria valutazione a quella dell'autorità competente, purché questa sia congruamente motivata sulla base degli elementi di fatto considerati. Pertanto, il diniego di rinnovo della licenza di porto d'armi può essere legittimamente adottato anche in assenza di nuovi fatti penalmente rilevanti, qualora l'amministrazione ritenga, sulla base di una prognosi negativa, che il soggetto sia ancora capace di abusare delle armi e rappresenti un pericolo per l'ordine pubblico, indipendentemente dall'intervenuta riabilitazione.

Sentenza completa

N. 00583/2011
REG.RIC.

N. 01009/2013 REG.PROV.COLL.

N. 00583/2011 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Sicilia

(Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 583 del 2011, proposto da:
((omissis)), rappresentato e difeso dall'avv. ((omissis)), elettivamente domiciliato presso lo studio dell’avv. ((omissis)) in Palermo, via Serradifalco, n. 149;

contro

- Ministero dell'Interno;
- Questura di Palermo;
in persona dei rispettivi legali rappresentanti
pro tempore
, rappresentati e difesi dall'Avvocatura Distrettuale dello Stato di Palermo, presso i cui uffici, in via ((omissis)), n. 81, sono domiciliati per legge;

per l'annullamento

del decreto del Questore di Palermo emesso in data 29 dicembre 2010, cat 6F/2010, di no…

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