Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 7483 del 16 febbraio 2017

ECLI:IT:CASS:2017:7483PEN

Massima

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Il reato di abuso di ufficio di cui all'art. 323 c.p. richiede che la condotta illecita sia posta in essere dal pubblico ufficiale o dall'incaricato di pubblico servizio nell'esercizio delle proprie funzioni. Pertanto, non sussiste il reato quando il soggetto agisca al di fuori dell'esercizio delle sue funzioni, anche se la condotta sia occasionata dallo svolgimento delle stesse. Ai fini della configurabilità del reato, è necessario che il giudice verifichi in concreto se la condotta contestata rientri nell'ambito delle attribuzioni del pubblico ufficiale, non essendo sufficiente un mero riferimento generico allo svolgimento delle funzioni. Inoltre, il requisito dell'ingiustizia del vantaggio patrimoniale conseguito richiede una specifica valutazione, distinta da quella relativa all'ingiustizia del mezzo utilizzato, dovendo il giudice accertare che il vantaggio sia obiettivamente contrario a norme di legge o di regolamento. In sede di riesame del sequestro probatorio, il giudice ha il potere-dovere di verificare la congruità degli elementi rappresentati dal pubblico ministero, al fine di valutare se essi consentano di sussumere l'ipotesi formulata nella fattispecie tipica, senza instaurare un processo nel processo, ma esercitando il proprio ruolo di garanzia.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ROTUNDO Vincenzo - Presidente

Dott. GIANESINI Maurizio - Consigliere

Dott. TRONCI Andrea - Consigliere

Dott. CRISCUOLO Anna - rel. Consigliere

Dott. BASSI Alessandra - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 29/07/2016 del TRIB. LIBERTA' di FORLI';
sentita la relazione svolta dal Consigliere Dr. ANDREA TRONCI;
lette le conclusioni del PG, in persona del Sost. Dr. BALDI FULVIO, che ha chiesto dichiararsi l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con ordinanza del 29.07.2016 il Tribunale di Forli', pronunciando ai sensi dell'articolo 324 c.p.p., confermava …

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