Tribunale Amministrativo Regionale Lombardia - Milano sentenza n. 3243 del 2010

ECLI:IT:TARMI:2010:3243SENT

Massima

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Il diniego di concessione edilizia per mancanza di piano attuativo non comporta automaticamente il diritto al risarcimento del danno, essendo necessario che il richiedente dimostri l'assentibilità sostanziale della domanda di concessione, anche in relazione alla verifica della effettiva urbanizzazione dell'area e della volumetria massima ammissibile secondo gli indici urbanistici applicabili. L'annullamento del diniego per vizio formale (difetto di motivazione) non implica l'accoglimento automatico dell'istanza, ma lascia integra la potestà dell'amministrazione di riesaminare la pratica nel merito, verificando la completezza delle urbanizzazioni e la regolarità del progetto sotto ogni profilo. L'onere di provare l'assentibilità sostanziale della domanda di concessione grava sul privato che agisce in giudizio per il risarcimento del danno, non essendo sufficiente la mera dimostrazione dello stato di urbanizzazione dell'area attraverso il successivo rilascio di DIA per interventi di minore entità. Inoltre, il calcolo della volumetria massima ammissibile deve tenere conto non solo dell'indice territoriale, ma anche della necessità di reperire le aree per standard urbanistici, con conseguente detrazione di tali superfici dalla superficie edificabile.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
IL TRIBUNALE AMMINISTRATIVO REGIONALE PER LA LOMBARDIA
SEZIONE SECONDA
HA PRONUNCIATO LA PRESENTE
SENTENZA
sul ricorso numero 1384 del 2009 di r.g. proposto da:
FI. s.p.a. in liquidazione, con sede in Milano, in persona del liquidatore, dott. Ma.Gi.Sa., nonché da CA.Pi. e CA.En.Ma., in proprio e in qualità di soci di Fi. s.p.a., tutti rappresentati e difesi dall'avv. Br.Sa. di Monza, elettivamente domiciliati presso il suo studio in Milano,
contro
COMUNE di SESTO SAN GIOVANNI, in persona del Sindaco pro tempore, Gi.Ol., rappresentato e difeso dall'avv. Gu.Ba., con domicilio eletto presso il suo studio in Milano,
per l'accertamento
della lesione subita dalla ricorrente - e della conseguente responsabilità del Comune - nelle procedure urbanistico-edilizie di cui alle sentenze n. 3699/99 del TAR Lombardia e n. 4415/08 del Consiglio di Stato (Sez. IV); con la condanna del Comune al risarcime…

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