Cassazione penale Sez. V sentenza n. 13064 del 20 marzo 2014

ECLI:IT:CASS:2014:13064PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La mancata contestazione formale dell'aggravante di cui all'art. 7 della Legge n. 203 del 1991 (relativa ai reati commessi avvalendosi delle condizioni previste dall'art. 416-bis c.p. o al fine di agevolare l'attività di associazioni di tipo mafioso) preclude l'applicabilità della speciale attenuante prevista dall'art. 8 della medesima legge, riservata esclusivamente a chi si adopera per evitare che l'attività delittuosa sia portata a conseguenze ulteriori. Ciò in quanto la giurisprudenza di legittimità ha chiarito che l'attenuante di cui all'art. 8 è applicabile solo nei confronti di chi è stato formalmente accusato di reati di tipo mafioso o commessi al fine di agevolare l'attività di associazioni mafiose, non potendo essere riconosciuta in assenza di tale contestazione, a prescindere dall'effettiva sussistenza di finalità o modalità mafiose nella commissione del reato. Pertanto, il giudice non può concedere tale attenuante quando non sia stata contestata la circostanza aggravante di cui all'art. 7 della Legge n. 203 del 1991, a prescindere da ogni altra considerazione sulla natura mafiosa del reato o sui collegamenti dell'imputato con la criminalità organizzata. La mancata contestazione di tale aggravante, infatti, preclude l'applicabilità dell'attenuante speciale, anche qualora emerga in altro modo il carattere mafioso del reato o i legami dell'imputato con la criminalità organizzata.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DUBOLINO Pietro - Presidente

Dott. LAPALORCIA Grazia - Consigliere

Dott. VESSICHELLI Maria - Consigliere

Dott. POSITANO G. - rel. Consigliere

Dott. DEMARCHI ALBENGO Paolo G - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 311/2012 CORTE APPELLO di POTENZA, del 18/04/2013;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 19/12/2013 la relazione fatta dal Consigliere Dott. POSITANO GABRIELE;

Udito il Pubblico Ministero in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. ANIELLO Roberto, che ha concluso per il rigetto del ricorso.

E' presente il difensore della ricorrente Avv. (OMISSIS), del fo…

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