Consiglio di Stato sentenza n. 6284 del 2019

ECLI:IT:CDS:2019:6284SENT

Massima

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Il Comune, in seguito all'annullamento giurisdizionale di un permesso di costruire, è tenuto a valutare con adeguata motivazione la possibilità di procedere alla demolizione delle opere realizzate in base a tale titolo, ovvero, qualora ciò non sia possibile, di applicare la sanzione pecuniaria prevista dall'art. 38 del D.P.R. n. 380/2001. Tale valutazione deve considerare non solo la fattibilità tecnica della demolizione, ma anche il bilanciamento tra l'interesse pubblico al ripristino della legalità violata e la tutela dell'affidamento del privato che aveva ottenuto il titolo edilizio, nonché gli eventuali effetti pregiudizievoli per terzi di buona fede. L'obbligo di motivazione è particolarmente penetrante, in quanto l'applicazione della sanzione pecuniaria comporta il superamento del giudicato di annullamento del titolo edilizio. Pertanto, il Comune deve effettuare una ponderata valutazione della specifica consistenza del manufatto realizzato, della natura del vizio riscontrato nel titolo edilizio annullato e della possibilità concreta di procedere alla demolizione, anche solo parziale, senza pregiudizio per la parte legittima dell'immobile.

Sentenza completa

Pubblicato il 23/09/2019

N. 06284/2019REG.PROV.COLL.

N. 04108/2011 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 4108 del 2011, proposto dal
signor ((omissis)), rappresentato e difeso dagli avvocati ((omissis)), ((omissis)), ((omissis)), con domicilio eletto presso l’avv. ((omissis)) in Roma, via Brenta 2/A;

contro

signore ((omissis)), ((omissis)), in proprio e quali eredi della signora Giuseppa ( Giuseppina) Alessi, rappresentati e difesi dagli avvocati ((omissis)) e ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso l’avv. ((omissis)) in Roma, viale dei Colli Portuensi 536;

nei confronti

Comune di Davagna non costituito in giudizio;

per la riforma

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