Cassazione penale Sez. I sentenza n. 16533 del 27 aprile 2011

ECLI:IT:CASS:2011:16533PEN

Massima

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Il dolo di omicidio può essere ravvisato anche quando l'agente, pur non avendo come fine specifico l'uccisione della vittima, abbia agito con consapevolezza e volontà di porre in essere condotte idonee a cagionare la morte della stessa, accettandone il rischio. Il dolo eventuale sussiste quando l'agente, pur non volendo direttamente la morte della vittima, abbia previsto e accettato la possibilità del verificarsi dell'evento letale come conseguenza della propria azione violenta. La valutazione del dolo, in particolare del dolo eventuale, deve essere effettuata sulla base di un giudizio prognostico ex ante, tenendo conto di tutti gli elementi oggettivi e soggettivi emergenti dal fatto, senza che il giudice possa sostituire la propria valutazione a quella del giudice di merito, se questa risulta logica e coerente con le circostanze accertate.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GIORDANO Umberto - Presidente

Dott. IANNELLI Enzo - rel. Consigliere

Dott. ZAMPETTI Umberto - Consigliere

Dott. VECCHIO Massimo - Consigliere

Dott. CAPRIOGLIO Piera Maria S - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) AN. MA. N. IL (OMESSO);

avverso l'ordinanza n. 417/2010 TRIB. LIBERTA' di TARANTO, del 17/09/2010;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. IANNELLI Enzo;

Letti gli atti, l'ordinanza impugnata, il ricorso;

Udita la relazione del cons. Dott. JANNELLI Enzo;

Udito il S. Procuratore Generale, Dott. IACOVIELLO Francesco Mauro, che ha concluso per l'inammissibilita' del …

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