Consiglio di Stato sentenza breve n. 5872 del 2024

ECLI:IT:CDS:2024:5872SENB

Massima

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Il diniego di permesso di costruire in sanatoria è legittimo quando il manufatto realizzato in totale difformità dal titolo edilizio originario non risulta conforme alla disciplina urbanistica vigente sia al momento della sua costruzione abusiva, sia al momento della presentazione della domanda di sanatoria, non essendo possibile il ripristino dell'originario manufatto autorizzato. L'acquisizione gratuita al patrimonio comunale dell'immobile abusivo e dell'area di sedime, disposta ai sensi dell'art. 31, comma 3, del d.P.R. n. 380 del 2001 a seguito dell'inottemperanza all'ordine di demolizione, costituisce una sanzione amministrativa di natura ripristinatoria e non espropriativa, volta a ristabilire l'equilibrio urbanistico violato, la cui legittimità è stata riconosciuta dalla giurisprudenza costituzionale ed europea. Tale acquisizione, essendo effetto automatico della mancata ottemperanza all'ordine di demolizione nel termine assegnato, non richiede un ulteriore atto di accertamento in contraddittorio, essendo sufficiente il verbale di sopralluogo che accerti l'inottemperanza, senza necessità di ulteriori garanzie partecipative. Il proprietario dell'immobile abusivo risponde delle conseguenze amministrative dell'illecito edilizio, anche se non ne è stato l'autore materiale, non potendo contestare la remissione in pristino solo per non essere stato l'autore dell'abuso.

Sentenza completa

Pubblicato il 02/07/2024

N. 05872/2024REG.PROV.COLL.

N. 04195/2024 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

ex artt. 38 e 60 cod. proc. amm.
sul ricorso numero di registro generale 4195 del 2024, proposto dal signor Gaetano Annunziata, rappresentato e difeso dall'avvocato Laura Mezzena, con domicilio digitale come da PEC Registri di Giustizia;

contro

Comune di Cambiago, in persona del Sindaco
pro tempore
, rappresentato e difeso dall'avvocato Francesco Caliandro, con domicilio digitale come da PEC Registri di Giustizia;

per la riforma

della sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia, Sezione Seconda, n. 2793/2023, resa tra le parti;

Visti il ricorso in appello e i relativi allegati;

Visto …

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